le fonti della vita


San Francesco D’Assisi, nel Santuario della Verna, ricevette il dono delle stigmate, per la sua identificazione con Gesù. Anche in quanto segni del dolore. Forse, la funzione di ogni buon terapeuta conduce alla capacità di sentire le stigmate della persona che ha davanti e offrirle il balsamo di guarigione. La pandemia non ci libera delle ferite, delle ferite che abbiamo accumulato nel corso degli anni. Tuttavia, rende più chiara la nostra situazione personale, perché ci rendiamo conto con maggiore lucidità della nostra vulnerabilità, cioè il fatto che possiamo essere feriti. 
Non è questione di “lasciar andare”, ma di aprirsi al mistero della vita e dare priorità all’essenziale. Il libro dei Proverbi ce lo indica con precisione: «Più di ogni cosa degna di cura, custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorgano le fonti della vita» (4, 23).