Gent.mo Prof. Serra,
in questo periodo di pandemia, di scissioni interne ed esterne, di paura e rabbia circolanti, si sente spesso parlare di "lasciar andare" da parte dei circoli spirituali. Si parla di "passaggio di era", di lotta fra Ombra e Luce, dell'importanza di lasciar andare i pesi e le ferite per alzare le proprie vibrazioni e quelle del pianeta. Premetto che solitamente non mi concentro su questi aspetti macro, rimanendo piuttosto concentrato nel mio lavoro interiore. Però mi chiedo, è possibile "lasciar andare", quando ancora le nostre ferite hanno bisogno di essere accolte e integrate? Non si rischia, nel cercare di "alleggerirsi", di provocare una scissione fra le nostre parti interne?
La pandemia ha originato, sia a livello personale che collettivo, una percezione di dirompenza, incertezza e vulnerabilità, che ben esprime un verso di Dan Hammarskjöld, scritto nel 1925: «Avanzo in un terreno sconosciuto». I politici si sono posti l’obiettivo di recuperare la normalità. Compito possibile solo in parte, perché ci sono cambiamenti profondi che si sono ormai introdotti e per i quali non c’è marcia indietro.