Secondo questa accezione, oltre a un inconscio personale, contenitore di simboli che sono frutto della propria storia personale, con tutta una serie di parti rimosse o aspetti non portati alla luce, possibilità e risorse non esplorate, esiste un inconscio collettivo. Esso corrisponderebbe a quell’area psichica normalmente fuori dalla portata della mente conscia che, nella tradizione iniziatica, viene indicata con termini come l’ignoto, l’invisibile e dai cabalisti con il mondo Yetziratico. Seguendo questa visione, possiamo immaginare l’estensione dell’inconscio collettivo come un grande uovo che avvolge la mente cosciente e che va dagli strati più oscuri o inferi via via verso zone più luminose, fino agli archetipi celesti. Queste forze ed energie archetipali, angeli e demoni, sono di carattere sovra-individuale, dimensione che Jung definiva numinosa e che non sarebbe integrabile dall’uomo a meno di fare un percorso psicospirituale in questa direzione. L’interesse principale del mio lavoro non risiede nel trattamento delle nevrosi, ma nell’accostamento al numinoso. L’accesso al numinoso è la vera terapia, e nella misura in cui si arriva alle esperienze del numinoso si è salvati dalla maledizione della malattia.
GNOSI E INCONSCIO
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- Scritto da ANDREA BERTOLINI
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