Le modifiche sull’equilibrio termico del pianeta agiscono poi anche sui regimi pluviometrici, cioè sulle distribuzioni spaziali e temporali delle piogge: vi sono zone che stanno sperimentando una riduzione delle piogge, altre un aumento. Nell’area mediterranea, per esempio, la tendenza è verso la diminuzione, soprattutto nei mesi estivi. Oltre alle quantità totali considerate in una stagione, o in un anno, è importante anche considerare anche l’intensità degli eventi di pioggia. Il processo (convezione) per cui si generano i temporali può essere paragonato all’acqua in ebollizione in una pentola. Un’atmosfera più calda è più instabile, cioè più favorevole all’innesco di fenomeni temporaleschi. Fornendo più calore alla “pentola” atmosferica, vi saranno più probabilità che si verifichino piogge molto intense, anche in stagioni non prettamente estive, come purtroppo è accaduto in alcuni eventi recenti dalle conseguenze drammatiche.
LA FEBBRE DEL PIANETA
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- Scritto da GABRIELE ANTOLINI
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