l'uomo e la crisi climatica

Se la CO2 rimane forse il gas serra più importante, e l’utilizzo dei combustibili fossili la fonte di emissioni di gas serra più rilevante, esistono altri processi messi in atto dall’uomo negli ultimi decenni che hanno contribuito ad aumentare la concentrazione di tali gas nell’atmosfera. Per citarne uno, la deforestazione massiva di alcune aree del globo causa non solo la scomparsa di specie vegetali in grado di sequestrare in maniera naturale la CO2 in eccesso attraverso la fotosintesi, ma lascia spazio al pascolo o all’agricoltura intensiva, attività in grado di liberare in atmosfera dei gas con un potente effetto climalterante.
La comunità scientifica è pressoché unanime nel ritenere che l’attuale crisi climatica sia, con elevatissimo grado di probabilità (nelle scienze non è contemplata la certezza assoluta), una conseguenza diretta delle attività umane appena descritte, sebbene in qualche modo in alcuni ambiti della società (media, mondo industriale, politica), si porti a ritenere che vi sia ancora un dibattito in corso. Gli scienziati di tutto il mondo stanno invece ripetendo a gran voce che sono necessari interventi urgenti per evitare che la crisi raggiunga livelli non più sostenibili. Nel prossimo numero vedremo quali sono già ora e quali potrebbero essere in futuro gli effetti di tale crisi sulla società umana e sul mondo naturale.