i sogni di Cartesio

Gentile Dott.ssa Valerio,
per caso, mi sono imbattuta nella storia dei tre sogni che il filosofo Cartesio fece nella notte tra il 10 e l’11 novembre del 1619 e che, secondo quando raccontato dal diretto interessato, determinarono in lui la decisione di dedicare la propria vita alla ricerca filosofica e matematica. Di che natura erano quei sogni? Da quale dimensione giunsero a lui? La ringrazio per la sua cortese risposta.


Grazie per questa domanda così precisa e interessante. A 23 anni Cartesio annota con cura e pubblica come Olympica tre sogni straordinari, poiché ne comprende la potenza. Freud stesso ha sostenuto che il filosofo aveva ricevuto in quella occasione dei “sogni dall’alto”, in cui rimangono parti non interpretabili, perché “appartengono all’inconscio”. 
Li riassumo brevemente, con qualche commento. Arrivano mentre il giovane René, orfano di madre nel primo anno di vita, di debole costituzione tanto da dover restare in camera gran parte della giornata, si trova in Germania, alla vigilia della Guerra dei Trent’anni. Quel giorno ha vissuto una grande ispirazione: si sono illuminati in lui i fondamenti della Scienza unica e meravigliosa, cui avrebbe dedicato l’esistenza. Si corica pieno di entusiasmo, attendendo messaggi provenienti da sfere superiori.