La spiritualità, libera da distorsioni e da manipolazioni, è indispensabile per prendere coscienza dell’uguaglianza radicale nella dignità dell’essere umano e per attuare di conseguenza, senza fobie di alcun tipo. La mancanza di empatia dimostra che si vive incapsulati nel proprio ego, e gli altri diventano invisibili. La spiritualità implica l’uscita da se stessi, specialmente dal proprio ego e ci radica nell’umiltà, che si apre all’altro senza prepotenza né sentimenti di superiorità. Negli ideali della Rivoluzione Francese si è lavorato, non senza errori e fatica, sulla libertà e l’uguaglianza. Nonostante ciò, il terzo ideale è rimasto ancora neonato: la fraternità. Risuonano le parole di Gesù di Nazareth: «Voi siete tutti fratelli» (Mt: 23,8). Il cambiamento sociale si consolida quando è il risultato dei cambiamenti personali. Tanto la terapia quanto la spiritualità aiutano, anche se quest’ultima giunge più lontano. Almeno, in questa fase attuale, vale la pena ricordare le parole di Dag Hammarskjöld, che fu il secondo segretario generale dell’ONU: «Non pretendo il paradiso, ma che ci allontaniamo dall’inferno». Ogni nuovo femminicidio, ogni nuova vittima di violenza di genere o della violenza machista… ci ricorda che ancora non ci siamo sufficientemente allontanati dall’inferno o che ancora non ne siamo usciti.
NARCISISMO? POTERE? SPIRITUALITÀ!
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- Scritto da LLUÍS SERRA LLANSANA
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