Dio è qui presente e non  lo sapevo

Per percepire Dio, aiuta il fatto di essere coscienti che la vita è una grazia, un dono, un regalo, che non si può comprare con lo sforzo o con il proprio merito, ma va accolta con gratitudine e responsabilità. La fede non è altra cosa, risponde alla stessa dinamica. Questa comprensione risulta difficile per la nostra mentalità attuale, basata sul consumismo, sulla perdita dell’alterità, sul liberalismo capitalista, sul potere della tecnologia. 

Quando giunge Dio nella mia vita? il profeta Elia sa che il Signore passerà davanti a lui (1Re 19:12). Dovrà stare attento per accorgersene. Si alzò un vento di uragano violento, che rompeva le rocce… Dio non era nell’uragano. Dopo ci fu un terremoto… Dio non era in quel tremore. Dopo, un fuoco… Dio non stava nel fuoco. Finalmente, il sussurro di una brezza soave… In quel momento, Dio si rese presente e iniziò con lui una conversazione. Si tratta di aguzzare le orecchie per ascoltare i sussurri di Dio, per saper svelare una presenza che sorge nel profondo della propria interiorità. Coscienza, attenzione, silenzio, pazienza, costanza, umiltà.

Giacobbe vide in sogno una scala che dalla terra arrivava fino al cielo, sulla quale salivano e scendevano gli angeli di Dio (Gn 28: 11,15). Quando si svegliò, esclamò: «Realmente il Signore è presente in questo luogo, ed io non lo sapevo». Spesso, Dio è davanti ai nostri occhi e nemmeno ce ne rendiamo conto. Un testimone, qualcuno che viva la spiritualità, aiuta come accompagnatore. Anche una comunità, prima o poi, risulta indispensabile.