fame e sete di spiritualità

La vita spirituale ha le sue proprie leggi che spesso spiazzano il nostro modo abituale di pensare. Questa lotta interna genera una dose indispensabile di umiltà, per non cadere in una soddisfazione di se stessi che sfoci nella presunzione e nella vanagloria. La fede spirituale fornisce un’energia che permette una grande maturazione psicologica. Questo aspetto è osservabile nella biografia di grandi persone, di santi. L’azione dello Spirito acuisce la coscienza e i suoi doni portano frutti ben oltre le nostre aspettative. 
Una nota che mi sembra suggestiva fa riferimento a questa sensazione che si riflette bene nella sua domanda: sentirsi bloccato, senza essere capace di fare un passo avanti. Siamo soliti pensare che tutto è salita, condizionati dall’idea tecnologica di un progresso continuo. Nella vita ci sono salite, sì, però ci sono anche discese. Oscillazioni. Come le note che salgono e scendono sulle linee del pentagramma. E c’è qualcosa di più: la fase di plateau. Non ci sono abissi donde cadere né montagne da salire. Tutto è piano. Sembra che si sia fatto tutto, però non si è raggiunto ciò che si cercava, sempre che si sappia. È qui che i monaci primitivi parlavano di accidia. Quando il sole picchia e hai solo voglia di lasciarlo andare. In questo caso, c’è solo un atteggiamento irrinunciabile: la resistenza.