Gent.mo prof. Serra,
recentemente leggevo su alcuni blog, collegati alla religione cattolica, una diatriba sulla verginità di Maria, la madre di Gesù... Sono rimasta un po' sconvolta dai contenuti, nei quali si nominavano le parti intime di Maria, l'imene, ecc. chiedendosi come poter dimostrare che ella non fosse stata penetrata o cose del genere. Credo che questa lettura materialistica sia comune a molte persone, ma anche che ci sono fedeli che la leggono in modo più simbolico. Può spiegarmi, dal punto di vista spirituale, il senso della verginità di Maria? La ringrazio.
Il Credo apostolico afferma: «Credo in un solo Signore, Gesù Cristo (…) che per opera dello Spirito Santo si incarnò nella Vergine Maria, e si fece uomo». Questo speciale momento fu annunciato più di sette secoli prima dal profeta Isaia: «Ecco: la Vergine concepirà e darà alla luce un figlio» (Is 7,14). In Maria di Nazaret, chiamata posteriormente Theotokos (Madre di Dio), confluiscono due realtà che si escludono mutuamente: la verginità e la maternità. Di fronte a questo, Sant’Agostino, nel suo Sermone 215, scrive: «Chi può comprendere questo? Chi può spiegarlo? Di conseguenza, questa stessa nascita chi potrà narrarla? (…) Cos’è questo? Chi può dirlo? Chi può tacerlo? Una cosa mirabile: non ci permette di rimanere il silenzio ciò di cui però siamo incapaci di parlare! Predichiamo con parole ciò che con la mente non possiamo comprendere!». La chiave per addentrarsi nel profondo della domanda che mi formula è contenuta nello stesso sermone 215: «Ella, piena di fede e avendo concepito il Cristo prima nel suo spirito che nel suo corpo, disse: “Ecco qui la serva del Signore; sia fatto di me secondo la tua parola”». Avvicinare questo tema iniziando dalla materia o dalla biologia conduce a delle ipotesi destinate a un vicolo cieco, oppure a una negazione inevitabile. Quando però la spiritualità entra in scena, si ampia la visione verso orizzonti inaspettati.
Per approfondire la risposta secondo la teologia, c’è abbondante letteratura. Forse basterebbe, in un primo momento, avvicinarsi al Catechismo come appare nel web del Vaticano. Da parte mia, mi sembra interessante offrire alcuni spunti sul senso che potrebbe avere la “verginità di Maria”.