onda gigantesca

Vicino a Verona, la città in cui vivo, vi è un luogo sacro sotterraneo, consacrato a una sorgente dal gettito costante e potentissimo: un ingegnere romano del I secolo costruì e dedicò questo ipogeo alle Ninfe e alle Linfe, alle dee protettrici delle acque esterne e delle acque interne. Gran parte del nostro corpo è costituito da fluidi i cui movimenti presiedono alla nostra salute, al nostro benessere, al nostro equilibrio, e si muovono in armonia e in corrispondenza con i movimenti lunari, le maree e le sorgenti.
Le acque, nei sogni come nella vita, possono essere dispensatrici di vita: fertili inondazioni fecondano i campi, piogge provvidenziali sposano la terra e la dissetano, riaprendola alla creazione. Sono anche però una potenza devastante, inattesa e ingovernabile: diluvi hanno colpito gli esseri umani colpevoli di essersi discostati dalle leggi degli dèi, e uragani hanno sommerso le terre che non li avevano ospitati.
Nei sogni ricorre a volte il mare in burrasca, che racconta di una nostra tempesta esistenziale, a volte l’onda anomala, come lei stessa ha potuto sperimentare, sotto forma di unico cavallone che si abbatte sulla terra, oppure di tsunami o di tornado.