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Di fronte a persone che sono maggiormente in contatto con la loro parte istintiva, ad esempio genitori forti e schiaccianti, il bambino può sentire un senso di inferiorità e inadeguatezza, con l’incapacità di esprimere se stesso e il dubbio di cosa questo, in fondo, significhi. Non potendo sviluppare il proprio germe direttamente, contattando la propria fonte interna, ci si può ritrovare a competere con il mondo per superare il sentimento di inferiorità, ma anche cercare un controllo sull’esterno che possa sopperire alla mancanza di conoscenza e controllo del proprio mondo interno.
Il sentimento di inferiorità genera grande severità verso i propri difetti ed errori, impedendo il fidarsi di se stessi e allontanando ancora di più dalla propria verità istintiva. Conduce a sentire che gli altri hanno qualcosa di meglio e di più, per questo, spesso, il senso di inferiorità conduce anche all’invidia e alla competizione, con il rischio di cadere in due false reti, sentirsi inferiori o superiori all’altro.
Modellarsi troppo sul giudizio esterno consegna la nostra vita a una faticosa dimostrazione continua, mentre dovremmo apprendere ad ascoltare la voce del cuore e dell’istinto, lasciando che gli altri siano liberi di pensare di noi ciò che vogliono per non rinunciare al tesoro più grande: essere noi stessi.