la violenza sulla fragilità

Gent.ma dott.ssa Finetti,

mi sento molto provata dalle notizie che arrivano sui femminicidi, sulla violenza sessuale sulle donne, sull’infanzia trascurata (quante morti quest’estate di bambini di pochi anni, per incuria degli adulti!). Sento che questo genere di malessere si desta in me anche leggendo notizie di violenza sugli animali. Mi colpisce questa relazione emotiva che avverto tra le donne, i bambini e gli animali. Mi piacerebbe conoscere il suo punto di vista.

Gent.ma Lettrice,

comprendo la sua pena, che condivido. Inspiegabilmente, si omette di controllare da vicino i bambini piccoli, lasciandoli da soli a giocare in una piscina gonfiabile, o in giardini non recintati, ecc. Inspiegabilmente, non si cercano di prevenire le manovre di un’automobile o di un pullman che si muovono nei pressi di un bambino, mettendolo al riparo. Ancora inspiegabilmente, alcuni adulti, uomini per lo più, ma non solo, fanno dichiarazioni assurde nel commentare la violenza sessuale su una donna, come “se ti ubriachi, è ovvio che il lupo lo trovi” o i tentativi di ridurre la responsabilità e mistificare i fatti da parte dei padri di figli disgraziati (le prime vittime di se stessi) che commettono atti di stupro. E la mente che diventa folle nel momento in cui uccide l’oggetto del proprio “amore”, forse proiettandovi quell’odio che è l’altra faccia di un amore materno irrisolto e dal quale non ci si è potuti emancipare. Senza parlare della violenza fisica ed emotiva che subiscono ancora troppi bambini, a volte vittime di vere e proprie torture. E aggiungo, l’ignobile violenza, fisica, sessuale o emotiva, sulle persone disabili.