Il desiderio di strappare l’oggetto del desiderio a un femminile precedente conduce la donna in questione a sentirsi spesso attratta da uomini già in relazione affettiva di coppia, un po’ per rinnovare il gioco seduttivo esercitato sul padre, un po’ perché, inconsciamente, l’oggetto non diventerà mai suo, al punto di dover fare sul serio. Una volta conquistato il soggetto della disputa, lei, infatti, perderà ogni interesse, volgendosi verso un’altra preda. Soprattutto ambìti sono gli uomini poco indipendenti, che hanno sviluppato verso la compagna un aggancio con un materno protettivo e che garantisce stabilità. Ecco che “l’altra” interviene per tornare a spezzare il legame antico che possa riconsegnarle il padre. Tale manovra ha, a volte, il potere di risvegliare anche l’uomo corteggiato dalla relazione filiale con una moglie accudente, riportando in luce la sua funzione erotica, con una possibilità energetica di individuazione personale. Non tutti i mali vengono per nuocere… Il momento drammatico della scelta, per i due amanti, comporta un conflitto, in entrambi vi è il riaccendersi di emozioni antiche, regressive, fatte di insicurezze e bisogni, quindi anche un’occasione preziosa, spesso non colta, di fare coscienza.
LA SEDUZIONE E LA CONQUISTA, POI BASTA
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- Scritto da CLAUDIA FINETTI
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