Castigo? No grazie!
Da dove ci arriva il concetto di peccato e di punizione divina? Il castigo è davvero un’azione possibile di Dio nei nostri confronti, oppure è un’invenzione dell’uomo dovuta al bisogno di sentirsi giusto, amato e protetto in base ai propri comportamenti?

UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE DA UN PASSO DAL VANGELO DI VERITA’
«… diede loro lo spirito di forza che deriva dalla dolcezza. Pose termine ai castighi e ai supplizi, giacché erano questi che distoglievano dal suo volto quanti, invece, avevano bisogno della sua misericordia, (trovandosi) nell’errore e tra i lacci: li distrusse con forza e li confuse per mezzo della gnosi.»
«Pensi che Gesù fosse un tipo vendicativo? In fondo dai Vangeli un po’ lo sembrerebbe. Minaccia chi si comporta in un certo modo… parlando del castigo, mi pare lo faccia in riferimento al giudizio finale, per dire ai suoi ascoltatori che bisogna stare attenti; perché in quel giorno i giusti se ne andranno alla vita eterna, ma “i malvagi al supplizio eterno”.[1]
Non c’è la parola “castigo”, ma il concetto è equivalente. E poi, cosa accade a chi scandalizza qualcuno, Egli dice che sarebbe meglio che gli fosse appesa una macina al collo e fosse gettato nel dolore più estremo… e altro ancora…». 

 

[1] Vangelo di Matteo 25:46.

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