parlando di archetipi


“Che l’uomo lo comprenda o no”, scrive Jung, “il mondo degli archetipi deve rimanergli cosciente, perché in esso egli è ancora parte della natura, legato alle proprie radici. Se rimangono coscienti, la loro energia fluisce nell’uomo, altrimenti torna a cadere nell’inconscio; l’uomo diventa preda della coscienza e dei suoi concetti razionali di giusto o sbagliato”. Gli archetipi si conoscono solo quando se ne fa viva esperienza, quando si manifestano: sono potentissimi, contengono una riserva energetica sorprendente e ci invitano nel mondo della completezza, in cui termina ogni dualismo e gli opposti divengono il mistero della congiunzione.