archetipi del femminile


Le donne di quasi tutto il mondo sono rimaste per millenni confinate dalla cultura, dalla religione e dalla politica nell’espressione di alcuni archetipi femminili che dovrebbero essere soltanto delle possibiliespressioni della donna. Parliamo ad esempio del modello archetipico di Afrodite, di Demetra, di Persefone o di Era. Queste dee rappresentano dei modelli di comportamento, di affettività e di socialità legati alla relazione di dipendenza con il mondo maschile e ai ruoli da esso imposti.
Afrodite: la ricettività, la bellezza, la procreazione. Demetra: la madre, la nutrice, la confidente. Persefone: la figlia, l’ingenuità, l’obbedienza. Era: la moglie fedele, la dipendenza affettiva, lo smarrimento. Certamente questi archetipi possono essere pienamente e giustamente vissuti a seconda dell’età della vita o delle circostanze che una donna si trova a vivere. Ma in generale, sono stati agiti dalle nostre madri e dalle nostre nonne come modalità esclusive di vivere la vita. Confinate in questi modelli socialmente (e spesso legalmente), richiesti, hanno lasciato in ombra delle facoltà femminili legate all’indipendenza, all’auto determinazione, al senso di completezza individuale, al raggiungimento dei propri obiettivi personali di realizzazione nel mondo.