Gesù storico e Cristo Vivente

Tutti questi elementi sono chiavi utilizzabili per accedere a una completa trasformazione interiore dell’essere umano. Inoltre vi sono numerosi passaggi, in particolare nel Vangelo di Giovanni, che presi in una chiave di lettura gnostica possono darci precise indicazioni al lavoro interiore. Ogni volta che Gesù dice IO SONO: «Io sono la via, la verità e la vita» (Gv 14,1-6), possiamo trasporre queste affermazioni sul piano interiore nella consapevolezza che Egli stia parlando all’IO SONO che è in ognuno di noi. Allora cosa ci dicono di più i testi gnostici? I testi gnostici danno poca importanza al Gesù storico e in essi mancano quasi del tutto i racconti sulla vita del Cristo, forse perché presuppongono già la conoscenza dei Vangeli canonici. Sono invece una testimonianza di quegli aspetti segreti dell’Insegnamento a cui i canonici fanno spesso riferimento ma che non descrivono però nei particolari. Essi sottolineano l’importanza dell’elemento spirituale, o pneumatico, il Cristo che diventa istanza psichica vivente a livello della coscienza. Tale meravigliosa figura è presente solo a livello embrionale negli esseri umani e va alimentata, fatta crescere con un lavoro su di sé spesso faticoso, ma che porta un’infinità di benefici. Chi intraprende tale lavoro vedrà crescere in sé una nuova consapevolezza, acquisterà la capacità di essere nel mondo in modo totale senza farsi trascinare nel turbinio del caos che lo domina, si sforzerà coscientemente di perseguire gli scopi più elevati per i quali si è incarnato sulla Terra. L’individuo compie così un viaggio dell’Anima simboleggiato dal mito gnostico di Sophia, che inizialmente si perde, ma viene poi salvata proprio da un Cristo inviato direttamente dal Dio Ineffabile da cui tutto ha origine.