lo gnostico nella quotidianità
Questa premessa ci permette ora di collocare il nostro mondo ordinario nella prospettiva in cui viene percepito dagli gnostici. Per rispondere alla sua domanda possiamo quindi dire che il mondo della vita quotidiana, dominato dall’ignoranza e dalla dimenticanza della nostra origine spirituale, è un luogo dove lo gnostico lavora per ritrovare la Via che riconduce al divino, non rinchiudendosi in sé stesso ma operando come in un laboratorio, dove cerca di realizzare quotidianamente delle trasformazioni. Egli vive, come tutti gli esseri umani, in un mondo spesso fatto di piombo che, grazie alla Gnosi, cerca di trasformare, per quanto possibile, in argento e oro. Il nostro è il mondo del Demiurgo, un mondo dominato dalla paura, una paura che produce emozioni regressive: rabbia, ansia, invidia, confusione.
Lo gnostico non rifugge però da tutto questo ritirandosi nel deserto o in un convento (se non magari per brevi periodi), ma lavorando sulla propria materia psichica cerca costantemente una trasformazione di sé e dell’ambiente che lo circonda. Non ricerca quindi un’evasione, ma utilizza le relazioni fra sé e il proprio mondo come terreno dove operare.