dualismo e integrazione oltre gli opposti
Il dubbio e la contraddizione da sempre tormentano gli esseri umani, i quali ricercano sicurezza in scelte nette e dualistiche. Questo però impedisce l’essere integri, poiché in ogni opposto risiede un senso irrinunciabile e una parte che spinge per essere riconosciuta dalla coscienza. 
Questo non vuole essere un articolo di studio - infatti non sono presenti domande -, ma una riflessione aperta, una suggestione che lasci emergere intuizioni e sensazioni personali.
Bello o brutto, piacere o dolore: ci dibattiamo costantemente tra una cosa o l’altra per cercare un approdo sicuro, per sentirci capaci di scegliere. Capita ordinariamente di prendere posizione esprimendo giudizi generalisti sugli altri e sulle vicende del mondo, scartando a priori gli aspetti contrari che sussistono e che nemmeno vengono considerati.  
Difficilmente siamo in grado di interporre una “e” al posto della “o”. La nostra mente ha bisogno di differenziare per produrre risposte adeguate, ma cancella automaticamente l’aspetto indesiderato privilegiando come esclusivo quello preferito come se fosse l’unico dato di realtà. 
Per quanto ci riguarda, nel dichiararci generosi dimentichiamo la nostra avidità; nel sentirci così intelligenti, ignoriamo di essere anche tonti. E viceversa, sentendoci brutti, dimentichiamo la nostra bellezza. La stessa cosa vale per le emozioni, quando ci sentiamo tristi o allegri, e anche per le decisioni da prendere e i criteri per scegliere. 
 

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