Il mistero degli Eoni: tra eternità e tempo sacro
Egregio Dr. Bertolini,
seguo con molto interesse la sua rubrica e le vorrei sottoporre una riflessione che da tempo mi accompagna. Nella Gnosi antica si parla degli Eoni come di emanazioni divine, veri e propri pensieri del Dio invisibile. Tuttavia, nella tradizione, anche in quella cristiana ortodossa, il termine “Eone” assume anche un significato temporale, tanto che in molte lingue moderne viene tradotto con l’espressione “nei secoli dei secoli”. Mi potrebbe aiutare a comprendere meglio questo concetto?
Caro lettore,
la sua è una domanda importante che tocca uno di quei punti in cui la Gnosi antica sfiora l’ineffabile, e dove le nostre categorie mentali moderne, troppo spesso rigide e lineari, rischiano di appiattire una realtà che è, per sua natura, polare, dinamica e profondamente simbolica. Parliamo infatti di un concetto che si muove su più livelli: teologico, cosmologico, temporale e interiore. 
Fra i tanti concetti che la Gnosi ci ha consegnato, quello di Eone è tra i più complessi e profondi.
Nel linguaggio corrente, il termine Eone (dal greco aiōn) viene usato per indicare una durata immensa, una sorta di tempo cosmico senza inizio né fine. Non a caso, nella liturgia cristiana, l’espressione “per tutti i secoli dei secoli” traduce il greco eis tous aionas ton aionon
Ma già questo dovrebbe metterci in guardia: l’Eone, nella sua radice più antica, non è solo una misura di tempo, ma una qualità del tempo, un modo dell’essere.
Gli antichi greci distinguevano due modi di intendere il tempo: Chrónos, il tempo che scorre e consuma, come il dio che divorava i suoi figli, e Kairós, il tempo dell’attimo giusto, della rivelazione, del significato. Il tempo degli Eoni assomiglia molto al Kairós: non scorre, ma accade. Non si misura, si riconosce, non si può calcolare, ma solo vivere in presenza.
Nella cosmologia gnostica gli Eoni sono originariamente emanazioni divine, aspetti intelligibili e viventi della Pienezza (Pleroma), i pensieri stessi dell’Uno originario: Sophia (Sapienza), Logos (Verbo), Nous (Intelletto), Aletheia (Verità), Zoe (Vita), Charis (Grazia) non sono allegorie: sono realtà divine in atto. Intesi in questo senso gli Eoni rappresentano gli archetipi celesti: essi esistono al di fuori del nostro tempo ordinario.