E' davvero possibile cambiare? Ecco cosa avviene quando riusciamo a reagire in modo diverso dal solito.


Gurdjieff parlava di meccanicità umana. Ma che cosa realmente voleva dire? Perchè riteneva che l'uomo non riesce a non essere meccanico? Un certo grado di meccanicità è sotto gli occhi di tutti - Quante persone vediamo intorno a noi che ripetono sempre gli stessi comportamenti? Ricordo una amica che si arrabbiava immancabilmente, ogni volta che le si diceva che stava dicendo qualcosa di banale, e questo avveniva sempre, ogni volta. Quanti altri esempi ci possono venire in mente relativamente alle altre persone? Perchè invece ci è più difficile ammettere di avere noi stessi reazioni meccaniche?

Esiste un modo per vedere quali sono i nostri comportamenti meccanici?

L'esempio che segue potrà chiarire il collegamento tra il nostro vissuto e la meccanicità.

Erano molti anni che ero preda dell'ansia. Ogni volta che al lavoro mi veniva proposta una attività, entravo in uno stato di angoscia. Una parte di me si rifiutava di dover eseguire un compito in più, oltre a quelli che già facevo. Mi sembrava che non mi spettassero. Alla fine però finivo sempre per accondiscendere e fare tutto ciò che mi veniva richiesto. Lavoravo molto velocemente, senza darmi tregua. Se per caso l'attività durava più di un giorno, nel tempo libero mi accompagnavano continui pensieri su ciò che dovevo fare.


Inoltre quando qualcun altro doveva consegnarmi un lavoro, non riuscivo ad attendere e spesso, anche prima della scadenza che gli avevo dato, cominciavo a diventare insistente. Più volte scavalcavo queste persone parlando con i loro collaboratori per capire dove il lavoro si era fermato, e dare indicazioni per completarlo al più presto.


Un giorno, con il mio psicoterapeuta, facendo un lavoro sulla mia famiglia di origine, ho potuto comprendere che mia madre, nella mia infanzia, mi aveva più volte dimostrato di essere inaffidabile. E' emerso che spesso prometteva cose che poi non manteneva. Molte volte mi aveva mandato a scuola senza il materiale richiesto dalla maestra, al punto che ero arrivato a doverle ricordare continuamente di provvedere ai miei bisogni. Tutto questo aveva generato in me quest'ansia e questi comportamenti, nella vita adulta. Ora ero un adulto intento a "riparare" e "far funzionare" le cose, non potevo farne a meno, perchè questo era stato il mio modo di proteggermi dal comportamento di mia madre.  Queste reazioni, erano aspetti meccanici dentro di me, non potevo fare in modo diverso. L'aver visto in profondità questi meccanismi, mi ha portato ad un piccolo terremoto interiore, che mi ha aperto a nuove possibilità.

Da quel momento, posso reagire come facevo prima oppure fare nuove cose, riuscendo ad accettare , ad esempio, che gli altri mi inviino in ritardo il lavoro, senza vedere in questo nulla di più di un semplice ritardo...