La percezione di Verità profonde durante le meditazioni sono ci permette di comprendere come tutto ciò che viviamo.

Mi metto in ascolto di me stesso: il corpo, i pensieri, le emozioni.
Percepisco i muscoli del volto: la bocca che rimane serrata se dimentico di portare il respiro.
Osservo i pensieri che vanno e vengono, fanno calcoli, si muovono tra il bianco e il nero, il su e il giù, il presente e il passato, il pensiero dell’amore e il pensiero dell’odio.

Osservo le mie emozioni: un fondo di velata tristezza che cela in se il timore di non essere amato. Tutto mi parla ed io ascolto.
Per ascoltare ho bisogno di creare, tra le mie percezioni e me come osservatore, uno spazio che possa essere riempito da altro. In questo spazio i confini del mio essere sfumano.

Le mie sensazioni si espandono e vibrano fino a raggiungere il Cielo per ricongiungersi con esso, facendo si che un po’ di quel Cielo raggiunga il centro del mio cuore. Lascio che dell’aria luminosa e dorata penetri profondamente in tutto il mio essere nutrendo il mio corpo, i miei pensieri e le mie emozioni. Torno a fluire. Ora il Cielo ed io siamo fatti della stessa sostanza, perché io stesso ho lasciato che questo potesse accadere. “Come in alto, così in basso” : la formula di una Sacra Simmetria.