«Non sono mai riuscita a trovare un uomo come mio padre, mia madre non l’hai mai apprezzato abbastanza». Continuiamo a parlare di modelli di reazione al rapporto col materno, portando il caso di una figlia che, anziché identificarsi col la madre accudente e nutritiva, agisca la sua ombra, portando in luce l’aspetto seduttivo ed erotico del femminile. La mantide religiosa, che annulla il potere del maschile dopo l’accoppiamento, si converte in una “geisha” che però promette delizie e poi abbandona. 
La figlia agisce inconsciamente un potere fascinatorio sul padre, il quale spesso, altrettanto inconsciamente, accetta il corteggiamento spostando sulla figlia la proiezione d’anima. La figlia diventa “la piccola fidanzata” e inizia a competere con la madre per le attenzioni e l’amore del padre. Tale relazione attira però anche l’aspetto incestuoso che, inconsapevolmente, frenerà il compimento di una futura relazione matura con altri uomini. La seduzione, privata del sentimento adulto di interesse per l’altro, si nutre di un vuoto romanticismo che idealizza la coppia principe-principessa, terminando ogni conquista del maschile come una Cenerentola che sale sulla carrozza per diventare regina, e poi “the end”.