Gent.ma Dott.ssa Valerio,
quando si parla di inconscio collettivo, vedo che vi si abbina sempre il concetto di archetipo. Ma quanti sono questi archetipi? Nel senso, se essi gettano le basi, o ispirano, non saprei bene come dire, ogni forma di vita, devo pensare che ci sia un archetipo per ogni famiglia animale, per ogni qualità di pianta, per l'uomo, per le pietre? E tra tutti questi archetipi, ce ne sono alcuni "principali" che generano una sorta di sotto-archetipi? E nel caso, quali sono? Grazie per la sua risposta, e mi scusi per la terminologia probabilmente scorretta e la confusione che l'argomento mi genera.
Grazie per questa domanda che va a toccare le basi profonde della nostra esistenza. Quando parliamo di inconscio collettivo, indichiamo il sostrato della psiche, una sorta di memoria antichissima che è iscritta nelle nostre cellule. Possiamo immaginare il profondo dei mari o l’abisso dei cieli, una rete di segrete connessioni che crea collegamenti tra civiltà lontane ed epoche storiche, fino alla psiche animale, vegetale, forse minerale. In esperienze di transe, nei sogni, e in alcuni momenti di veglia si possono vivere per esempio immagini sconosciute o mai viste, oppure sapere per esperienza come muovono le ali i rapaci o come i serpenti sviluppano l’olfatto (parlo in genere solo di ciò che ho sperimentato direttamente).