figli dell'amore e non della paura

Gentile Redazione,
Da agosto vivo uno stato di grande prostrazione e sofferenza, perché ho cominciato a leggere in ciò che sta accadendo dei segnali inquietanti, già a partire da luglio. Di fronte alla sensibilità, ognuno ha i suoi livelli di tolleranza, come le soglie di dolore... Io la violenza la sento subito, perché ci sono cresciuta in mezzo, anche se questo non mi ha immunizzato. Da appassionata di storia, ho approfondito molto il periodo nazista.
Ho sempre pensato che i nazisti non fossero scomparsi: si erano spostati sottotraccia, come dei sommergibili, continuando a tramandare la loro religione fatta di violenza, sopraffazione e controllo. Hitler, Goebbels, Himmler, Mengele, erano solo i volti di qualcosa di ben più oscuro e potente che semplicemente ha atteso, mimetizzandosi nelle democrazie occidentali, che le condizioni fossero favorevoli per recuperare terreno e continuare nel loro delirio di dominio sul mondo. Il momento credo sia giunto. L'intelligenza artificiale e le tecnologie informatiche sono le loro armi letali, globalismo e transumanesimo la loro nuova ideologia. Una parte di me vorrebbe urlare per svegliare molte persone da uno stato ipnotico, un'altra parte riesce a guardare le mie reazioni interiori, a vedere che quella rabbia mi appartiene ed è ben più antica di oggi. Allo stesso tempo, sento un malessere davvero grande, che questo mondo è un luogo da cui vorrei fuggire e di cui non riesco a vedere nessuna bellezza. Forse è questa la loro vittoria su di me, anche se provo con tutta me stessa a resistere... Ho rimesso la mia Bibbia e i Vangeli gnostici sopra il comodino e, di tanto in tanto, mi fermo in preghiera e chiedo un messaggio, una strada.