Tra i climatologi più autorevoli al mondo c'è il fisico Franco Prodi, fratello dell'ex premier, che a gennaio 2023 ha dichiarato in TV: «Troppe bufale e un pensiero unico, questa non è scienza. E Greta è pilotata».
Sempre nel 2023 l’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico) delle Nazioni Unite ha presentato un nuovo rapporto sul riscaldamento globale, che invece conferma che sono le emissioni di gas serra di origine umana, alimentate dalla nostra dipendenza dai combustibili fossili, che stanno provocando il caos sul pianeta. Andando indietro, nel 2019, 500 scienziati di tutto il mondo hanno indirizzato al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, una lettera contro l’allarmismo climatico. Nel 2022 il prof. Carlo Rubbia (Nobel per la Fisica) e il prof. Antonio Zichichi hanno presentato al Senato della Repubblica i dati secondo i quali i cambiamenti climatici non dipendono dall'uomo.
Questo excursus di posizioni divergenti mette i non esperti di fronte a un rischio che abbiamo già vissuto su altri temi: l'adesione alla posizione (scientifica?) maggiormente appoggiata dal sistema di comunicazione di massa. Inoltre, fa sorgere il dubbio che vi siano interessi economici di gruppi finanziari capaci di esercitare pressioni sui governi nazionali e sugli organismi internazionali e di determinarne le scelte. Le chiedo se può darmi il suo parere su queste due differenti posizioni e aiutarmi a comprendere la reale relazione tra CO2 di origine antropica e i cambiamenti climatici.
Gentile Lettrice,
grazie per la sua domanda e per esporre i suoi legittimi dubbi. La questione che espone è molto attuale e rilevante. Spero, in poche righe, di dare una risposta esaustiva, anche se il tema meriterebbe un approfondimento più ampio.