Una relazione basata sulla presenza richiede consapevolezza di sé e dell’altro, percependo un campo comune che trascende i due punti di vista e il diverso sentire. Ne scaturisce una comprensione che ci connette a una matrice comune.
Quanto denaro ci serve per vivere? Quanto potere, per esorcizzare le nostre paure? Riusciamo a sentire il senso profondo della vita? Costruire un’intima identità è un processo difficilissimo e in controtendenza con la pressione politica e sociale.
La consapevolezza nasce soprattutto dalla conoscenza interiore. È necessario compiere un atto psicologico di separazione da se stessi per creare una nuova istanza che possa osservarsi in modo onesto e non giudicante. Con il tempo, con tutto l’amore possibile.
Un richiamo accorato all’unità e al riconoscimento del valore reciproco. Il desiderio di sopraffazione e di umiliazione, che alcune culture e popoli perpetuano sulle donne, nasconde una scissione profonda nel maschile che è necessario e urgente riconoscere e sanare.
Apprendiamo la storia dando fiducia assoluta a quanto ci raccontano i “grandi”, e alla loro visione del mondo. Cresciamo con dei presupposti netti, quanto spesso inconsci. Il percorso di crescita ci chiede di rivisitare in chiave critica e personale le idee che sono state costruite per la massa.
Un’intuizione che viene seguita, un’immagine che viene accolta, un ascolto che diviene profondo… Una sedia che ospita forse una nostra Alterità che chiede e aspetta di essere vissuta e sperimentata…