Paura e smarrimento possono trascinarci negli abissi oscuri dell’angoscia e della chiusura agli altri. Iniziamo a sentirci perseguitati. La speranza, la bellezza e la comunione umana vengono risucchiati in un luogo che diviene sempre più inaccessibile.
Ci immergiamo così tanto nel gioco della vita da dimenticarci che tutto, prima o poi, svanirà. Il gioco smette di essere tale, e tutto quanto ci circonda e i nostri ruoli diventano catalizzatori totali. Dimentichiamo che, prima tutto: Io Sono.
Un testo cristiano gnostico descritto come immaginifico, solenne e contraddittorio. Forza e numinosità emergono prorompenti da una voce femminile che ammonisce, rivela e conforta. Destra e sinistra, fuori e dentro, alto e basso, rompono il giudizio a favore di un vaso che tutto contiene.
La legge del Padre, condivisa da alcune religioni monoteiste, mette l’essere umano sotto il giogo del premio o del castigo, della colpa e della punizione. Quali sono gli effetti psichici e spirituali di questa condizione? Possiamo trasformare questa legge nel nostro cuore?
Un’introduzione immaginifica a un testo complesso. L’autrice si avvale di un personaggio intuitivo per lasciarci una serie di impressioni che possano farsi strada in noi, e magari produrre il desiderio di meditare su questo prezioso testo della gnosi cristiana.
In questo paradosso si cela un segreto. Potremmo anche invertire gli opposti e pensare alla fragilità della forza. Due aspetti inseparabili, come i due lati di una moneta. Dove riponiamo la nostra forza? Conosciamo le nostre fragilità? Lasciamoci accompagnare da un professore dell’anima…