Il racconto qui esposto è il risultato di una commistione fra personaggi storici, fatti realmente accaduti e passaggi narrativi frutto dell’immaginazione dell’autore. Un testo ricolmo di Gnosi.
Chi crediamo di essere, come siamo, a cosa siamo destinati. Prova a suggerircelo un nostro compagno di strada d’eccezione. Qualcuno che pensiamo di conoscere e che può aiutarci a cogliere i tratti della nostra reale – e regale – natura.
I nostri piccoli o grandi abusatori quotidiani sono solo dei nemici per noi? O possiamo cogliere nella loro presenza, più o meno costante, un messaggio più alto? Proviamo a osservare con occhi diversi le dinamiche relazionali che ci pesano nel cuore.
Una relazione basata sulla presenza richiede consapevolezza di sé e dell’altro, percependo un campo comune che trascende i due punti di vista e il diverso sentire. Ne scaturisce una comprensione che ci connette a una matrice comune.
Quanto denaro ci serve per vivere? Quanto potere, per esorcizzare le nostre paure? Riusciamo a sentire il senso profondo della vita? Costruire un’intima identità è un processo difficilissimo e in controtendenza con la pressione politica e sociale.
La consapevolezza nasce soprattutto dalla conoscenza interiore. È necessario compiere un atto psicologico di separazione da se stessi per creare una nuova istanza che possa osservarsi in modo onesto e non giudicante. Con il tempo, con tutto l’amore possibile.