il grande orso bianco
Questo articolo cerca di indagare, attraverso un racconto accessibile a tutti, i meccanismi della mente che si attivano nella relazione dell’uomo con Dio. Il lettore non deve interpretare questa analisi ipotetica come una critica, ma come una fonte di osservazione e di comprensione di come funziona la nostra interiorità quando si confronta con l’Assoluto.

Immagina per un istante di essere un uomo delle caverne. Immagina di avere dei bambini che ami e che senti il desiderio di proteggere. La caccia quest’anno è stata povera; le provviste scarseggiano. Un’alluvione ha inondato la caverna nella quale alloggi, ed è difficile accendere anche solo un piccolo fuocherello. Inoltre, proprio qualche giorno prima, hai sentito la terra muoversi sotto i tuoi piedi. Non avevi mai assistito a qualcosa di simile e ne sei rimasto traumatizzato. Quel movimento tellurico ha provocato frane e hai visto la terra spaccarsi davanti ai tuoi occhi. La paura si è impossessata di te e sei stato costretto a rifugiarti con la tua prole in un buco che avevi, qualche tempo prima, scavato nel terreno. Tremavate tutti di puro terrore. 

La notte riesci ad accendere un fuoco per scaldare te e la tua famiglia, e proprio mentre stai quasi per addormentarti osservi il fumo che si leva dalle ceneri che si stanno spegnendo. Mentre i tuoi occhi si chiudono, ipnotizzato dal sonno causato dalla stanchezza degli ultimi giorni, ti immagini di essere come quel fumo, capace di alzarti verso l’alto, come una nuvola e ti vedi capace di danzare fra le montagne. Nel sogno rivivi il terremoto dei giorni precedenti, ma non sei più preoccupato. Ti libri come un fumo bianco e sorridi innanzi a quanto accade sulla terra. Addirittura, sei capace di giungere sino alla cima della montagna più alta, che conosci bene perché si trova in prossimità della caverna in cui vivi. Sei sempre stato affascinato da quella montagna e sempre ti sei chiesto cosa ci fosse oltre quelle nubi che avvolgono il suo picco. Per un istante la paura ti assale di nuovo, perché non sai quello che ti aspetta una volta superate. E quando lo fai rimani atterrito e sconcertato.

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